N.B. I problemi sopravvenuti con youtube, che hanno coinvolto l'intero lavoro dei siti e tutti i singoli articoli, comportano che da ora in poi solo i siti portanti verranno revisionati ed aggiornati e che tutto sarà ricondotto alla piattaforma globale IL FILO DEL MAGISTRATO, pensata per dare stabilità e non condizionabilità del lavoro informativo (incorporando, con modalità e stile "originari", video e prove video audio al suo interno previa rielaborazione già avvenuta degli articoli di rilievo).
Ne consegue che gli aggiornamenti di ogni altro sito diverso dai portanti indicati, e quindi anche di questo sito, vengono definitivamente interrotti.

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lunedì 24 marzo 2014

PIANETA GIUSTIZIA: PAOLO FERRARO, UN MAGISTRATO CORAGGIOSO CHE RISCHIA LA STESSA SORTE DI BORSELLINO, FALCONE E DALLA CHIESA

PIANETA GIUSTIZIA:
PAOLO FERRARO, UN MAGISTRATO CORAGGIOSO CHE RISCHIA
LA STESSA SORTE DI BORSELLINO, FALCONE E DALLA CHIESA.
MA INTANTO HANNO CERCATO DI DICHIARARLO PAZZO.

(articolo riportato integralmente a cura di di Claudio Prandini e gà pubblicato su parrocchie.it con il titolo ferrero_massoneria_2013 -errata la "e" )



INTRODUZIONE
 PRIMA CHE IL PM PAOLO FERRARO VENGA SUICIDATO
C’è un PM della procura di Roma che stava privatamente  indagando su una setta a copertura satanista diffusa negli ambienti militari. L’organizzazione su cui indaga il PM è collegata alla vicenda di Carmela Rea, nonché alla morte della donna trovata a Roma priva degli organi. Come da copione, il magistrato è stato sottoposto a una serie di procedimenti disciplinari, nonché un tentato TSO. Minacce sono arrivate a lui e alla sua donna. Cerchiamo quindi di dare massima diffusione alla vicenda, nella speranza di evitare che, come da copione, il PM venga suicidato, o gli capitino incidenti. Nella speranza di evitare un altro caso Clementina Forleo (a cui uccisero i genitori in un incidente e a cui poi causarono degli incidenti). Nella speranza di evitare un altro caso De Magistris. Nella speranza di evitare un altro dei tanti casi, meno noti ma altrettanto gravi, di persone che si sono scontrate con il fenomeno delle sette sataniche.
Di recente ad esempio un uomo si è recato alla stazione dei carabinieri di Cura di Vetralla, in provincia di Viterbo, per denunciare alcuni fatti riguardante una setta satanica. Risultato: nulla è stato fatto e l'uomo è stato rinchiuso in una clinica psichiatrica dopo che gli è stato somministrato il TSO ed è stato denunciato per porto abusivo d'arma dopo una perquisizione effettuata in casa sua.
Il fenomeno del satanismo è diffuso a macchia d’olio su tutto il terreno nazionale (e internazionale), coperto dalla complicità dei media e delle istituzioni, nonché dagli studiosi del settore che ne negano l'esistenza. Nei prossimi articoli daremo maggiore conto di questa vicenda cercando di capirne meglio i dettagli. E pubblicheremo una serie di articoli sulla diffusione del satanismo.


Conferenza stampa del Pubblico Ministero Paolo Ferraro


ROMA: MAGISTRATO DENUNCIA UNA SETTA RICONDUCIBILE
AD AMBIENTI MILITARI, CON ECCELLENTI COPERTURE
Ed il CSM lo sottopone a procedimento di dispensa dal servizio. Vicenda forse parallela o connessa ai fatti di Ascoli Piceno. Roma, 10 giu - Un noto e stimato magistrato della procura di Roma ha denunciato fatti gravi che lasciano intravvedere connessioni inquietanti.
A monte vi sarebbe la vicenda di una setta composta anche da individuabili ufficiali dell'Esercito e che riecheggia clamorosamente i possibili sviluppi delle indagini di Ascoli Piceno, mentre cominciano ad arrivare, al riguardo, numerose segnalazioni anche anonime.
Nella denuncia, il magistrato indica una serie di azioni intimidatorie ai suoi danni nonché l'esecuzione in forma coattiva di una proposta di trattamento sanitario obbligatorio in assenza di ogni requisito di legge.

I fatti denunciati evocano comportamenti e strategie note di particolari segmenti e cupole criminali e sono, in parte, oggetto di procedimenti iscritti  presso la Procura di Perugia, competente per i fatti che coinvolgano giudici della capitale.
Nel frattempo, si sarebbero verificati tentativi di screditamento, di intimidazione e di destabilizzazione che il magistrato ed i suoi legali sarebbero in grado di dimostrare documentalmente.

Su segnalazione del vertice dell'ufficio, il CSM ha avviato nei confronti del magistrato ben tre procedimenti di dispensa dal servizio, i primi due dei quali già archiviati. Il terzo procedimento è attualmente in corso (pratica n. 1/DS/2011).
Il magistrato si avvale della difesa degli avvocati Mauro Cecchetti e Giorgio Carta, nonché del supporto degli avvocati Gianantonio Minghelli e Domenico Dellomonaco, questi ultimi divenuti testimoni diretti di alcuni fatti significativi.
L'avvocato Carta  si occupa da sempre di abusi consumati nel mondo militare e, in passato, aveva denunciato possibili connessioni tra i vertici della Difesa ed alcuni giudici amministrativi.

«Il procedimento di dispensa cui è oggi sottoposto il mio assistito – dichiara  l'avvocato Giorgio Carta – appare inconsistente. Agli atti del procedimento sono depositati numerosi certificati privati e pubblici attestanti il perfetto stato di salute del medesimo ed, anzi, le sue specifiche attitudini e doti. Basterebbe acquisire le dichiarazioni scritte già esistenti e le deposizioni del personale con cui lavora, le dichiarazioni dei magistrati giudicanti con cui ha diretto e diuturno confronto o le dichiarazioni dei magistrati della Procura non direttamente coinvolti e prendere atto delle eccellenti statistiche sul lavoro di ufficio.
Il CSM, organo di autogoverno ma anche di garanzia dei magistrati, per questo presieduto dal Presidente della Repubblica, sta però procedendo con una anomala celerità, sistematicamente fissando convocazioni e scansioni procedimentali troppo ravvicinate e comunicate solo poche ore prima, di fatto rendendo impraticabile la sua difesa procedimentale e tecnica.
Il  magistrato è da sempre giudicato eccellente e solerte dagli stessi vertici della procura e dal Consiglio giudiziario. E' particolarmente stimato dal foro romano, dal personale della città giudiziaria e della polizia giudiziaria, come magistrato indipendente serio e capace. Nessuna perizia dell'amministrazione potrebbe  distruggere la sua immagine e smentire la sua documentata efficienza sul lavoro. Anche solo sotto questo profilo, quindi, il procedimento di dispensa manca ab origine di uno dei fondamentali presupposti richiesti dagli articoli 3 e 4, Regio Decreto Legislativo 31 maggio 1946, n. 511.
A fronte di fatti così gravi, chiediamo il più autorevole intervento ed ogni vigilanza istituzionale».
 ico_commenti


Omicidio Rea - Un magistrato davanti ai Pm teramani

Paolo Ferraro SETTE, AMBIENTI MILITARI,
COPERTURE ECCELLENTI E VERTICI


LA “OSCURA” VICENDA DEL GIUDICE
PAOLO FERRARO “ILLUMINATA ”

Ovviamente Paolo Ferraro ha iniziato ed intrapreso da tempo opera di informazione ed analisi a tutto tondo occupandosi di politica, storia, economia ed altro,  fornendo tutto sè stesso e le sue capacità al servizio della informazione del paese e di una prospettiva di liberazione da strategie e pratiche segrete  usate dai e per consolidare i poteri forti  dominanti .
Dominio politico sotterraneo, scelte economiche , distruzione delle autonomie nazionali e diffusione di  attività criminali di casta e di apparati , sette e trattamenti, persino omicidi e pedofilia o meglio “efebofilia ” sono ricondotti a diversificate e selezionate chiavi di lettura , ma un filo comune e una spiegazione unitaria sono ormai a disposizione . con prove dirette e metodo concreto “logico induttivo “, coma ama dire il giudice oggi dispensato per rappresaglia .  Partendo da dati obiettivi verificabili e  contestualizzati da un testimone di “lusso ” che ha attraversato l’epicentro romano, vivendone all’interno contraddizioni e oggi sapendo ricostruirne trame e chiavi di lettura,  giungiamo all’appuntamento recente con la storia, un esito storico politico ed economico puntualmente anticipato sin dalla  prima conferenza stampa resa già nel giugno 2011.  Oggi che le vicende nazionali sono ormai inequivocabili,  anche dai più perfidi esegeti del-non-vedo-non-sento-non-parlo,  sembra necessario richiamare alla mente i moniti e la lunga marcia portata avanti da Paolo Ferraro . Ognuno valuti quanto da lui anticipato e mostrato e persino dimostrato fosse oggetto di un serio ed organico lavoro e quali prospettive ulteriori tale lavoro  apra .
La originale ricostruzione peraltro dà prioritario peso alla consapevole denuncia, interruzione e sanzione delle varie attività e condotte strategiche e tattiche congegnate per il controllo sociale politico del paese e dei gangli fondamentali delle istituzioni e della società .
Grillo o Marra denunciano  casta  asservita e decaduta , e oggi finalmente anche il primo sembra porre l’accento sulla grande strategia segreta dei poteri bancari internazionali e dei poteri militari e industriali direttamente collegati contro il “signoraggio ” come strumento ed espressione del dominio del capitalismo finanziario sulla “umanità ” . . 
Paolo Ferraro parla ” in più ” della necessità prioritaria di una nuova NORIMBERGA ,  e di togliere di mano gli strumenti deviati e criminali in base ai quali viene ancora oggi esercitato il controllo e lo svuotamento oppressivi della democrazia e degli Stati: la via per la moneta del popolo e per lo Stato sociale passa perciò anche per la repressione delle condotte criminali  che altrimenti continuano a perpetuarsi e a impedire il formarsi di nuove coscienze e di una necessaria alleanza nuova contro le massonerie e caste  al potere , ormai sempre più in crisi . 
Il problema è che la stessa magistratura “scalata” e controllata trova oggi grandi difficoltà a svolgere anche al livello minimale il ruolo affidato dalla Costituzione e la risposta politica e sociale sono necessarie: una alternativa epocale senza la quale ogni proposta ed obiettivo falliranno, necessariamente, e verranno inquinati ed alterati . 
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APPROFONDIMENTO


OCCORRE riunire e fondere insieme valori cristiani, valori laici, programmi contro le massonerie nere ed i poteri occulti, deviati e non, progetti di democrazia diretta ed economico sociali ridisegnando le ideologie e superando il declino in atto, governato da oligarchi e trasversali alleanze di vertice

Di seguito



SCHEDA Paolo Ferraro 

la prima conferenza a TGSKY 24 




L' elenco integrale degli articoli pubblicati che disegnano interamente quanto ricostruito,  frammento per frammento , è anche in "cddgrandediscovery su altervista.org/e riportato oltre il post , quì sotto,   nel blog .



ECCO PERCHÉ VOGLIONO METTERE A
TACERE IL PM PAOLO FERRARO
Paradossalmente il Dott. Mario Rosario Ciancio – Presidente della I Sezione bis dell’Ufficio del Giudice Tutelare del Tribunale Civile di Roma – che ovviamente sa tutto (sono cose di dominio pubblico), e che ha dichiarato che si pronunzierà entro un mese circa, potrebbe decidere di dichiarare pazzo il pur sanissimo PM Paolo Ferraro per salvargli la vita.
Ciò in relazione all’udienza di ieri, 16.5.2013, per la conclusione dell’incredibile procedimento per la nomina di un amministratore di sostegno per Paolo Ferraro, difeso dall’avv. Antonella M. Rustico, dall’avv. Salvatore Frattallone, e da me (da parte mia soprattutto per gli aspetti socio-politici e ‘dietrologici’, perché – salvo a sapere, perché lo frequento, che Paolo è sano come un pesce – non avevo seguito fin qui gli aspetti formali della questione, anche se ora lo difendo dinanzi al Consiglio di Stato contro il provvedimento del CSM con il quale lo hanno destituito).
L’eventuale tentativo di  Ciancio di salvargli la vita dichiarandolo pazzo sarebbe però inutile: lo uccideranno lo stesso.
È vero infatti che se venisse riconosciuta la sua d’altra parte palese sanità e venisse ripristinato nel suo ruolo di PM causerebbe un maxi processo in seguito al quale moltissimi magistrati e uomini di punta delle istituzioni italiane ed europee, del Governo, dell’esercito, dei media eccetera sarebbero travolti, e che i fatti, una volta sfondati i muri del silenzio della cosca mediatica, trasformerebbero la collettività in un’univoca moltitudine ruggente che li spazzerebbe via tutti.
Ma è vero anche che ormai non c’è più niente da fare: le cose sono state dette e troppi sono intenzionati a portarle avanti, a partite da me, e non possono ucciderci tutti.
Senza contare che l’uccisione di Paolo è inevitabile solo perché sono degli idioti e perderanno il controllo, ma, non solo non servirà a niente neanch’essa, ma anzi la vista del suo cadavere renderà ancora più furiosa la società, sempre più inviperita a causa del silenzio della cosca mediatica.
Una complessa situazione in cui bisognerà poi vedere che ruolo ha il fatto che il PM e il giudice Ciancio sono stati scelti, perché manca in Italia una legge sulle assegnazioni delle cause.
Mancanza di una legge che – ho scritto una trentina di anni fa – è uno strumento per la predeterminazione dell’esito dei giudizi, nel senso che, per la scelta dei giudici e dei PM, si seguono di solito criteri automatici (prefissati, ma non per legge), salvo nei casi in cui qualcuno che vi ha interesse e ne ha il potere decide di fare diversamente.
Cose che non posso dire se siano avvenute nel caso specifico perché non lo so (se lo sapessi lo direi) potendo però dire che sussistono le condizioni normative perché in questo come in altri casi il PM e il giudice possano essere stati concordati o magari anche solo scelti per il tipo di cultura, gli orientamenti, le posizioni psicologiche, le inclinazioni, i trascorsi, le appartenenze, e insomma per fare in modo che l’esito del giudizio sia in un modo o nell’altro segnato a priori.
In ogni caso una cosa è certa: la magistratura non può permettersi il lusso che Paolo sia sano di mente.
Anch’io, infatti, sostengo che la magistratura, l’esercito, le istituzioni, i governi, sono pieni di criminali deviati che è inesatto finanche definire massoneria, perché sono solo una cosca internazionale (bilderberg e altro) che decide le sorti delle democrazie e nello stesso tempo è persino dedita a follie tipo i riti satanici, le violenze sessuali, il condizionamento subliminale del pensiero, e che tutta questa gentaglia è dietro la strategia della tensione, le stragi, l’abbattimento delle torri gemelle, la finta uccisione di Bin Laden, morto dieci anni prima di essere stato ‘ucciso’ da Obama, eccetera eccetera.
Solo che Paolo su queste cose ha fatto delle indagini , ed ha in mano prove, fatti e cose che possono dimostrarle in un processo, ed era lì lì per presentare le richieste .
Un processo che, se lo ripristinassero nel ruolo, non sarebbe più possibile insabbiare, come si è sempre fatto, perché ormai sono troppi quelli che sanno e dicono in ogni dove che politica, istituzioni e media sono una cosca criminale che opera ai danni della collettività e che la magistratura è globalmente collusa culturalmente e in buona parte anche materialmente corrotta.
Ciò detto, caro Ciancio, poiché ieri ho capito che sei un uomo di buona volontà, posso farti una richiesta non proprio rituale, ma giustificata dalla gravità della situazione?
Una ritualità che d’altra parte, lo sai bene, è ormai solo nelle forme e nelle rappresentazioni che ne dà la cosca mediatica, ma non esiste nei fatti perché, dietro il sipario, accade di tutto e c’è una lotta bestiale su come dovranno essere decise le cause che contano.
Insomma la mia proposta è: vogliamo incontrarci tu, Antonella Rustico, Salvatore Frattallone e io, e cercare di trovare una soluzione concordata per evitare di dover dichiarare pazzo Paolo Ferraro come unica soluzione per evitare che lo uccidano?
Anche perché – lo mando a dire a coloro che tremano per la diffusione delle notizie dei crimini in grembiulino che hanno commesso – in fondo non è un problema: siete così tanti che non vi si può far niente: siete un partito, siete un esercito.. Come vi si potrebbe punire tutti?
Non sono infatti collusi – per aver taciuto in un silenzio che è assenso – l’intera magistratura, l’intera politica, le intere istituzioni e i media?
Insomma, miei cari, carissimi criminali mediatici e Istituzionali, non preoccupatevi, sono un ‘immoralista’, perché i moralisti mi fanno schifo, e vi assicuro: non potrà che esserci una generale amnistia, e alla fine sono anche certo che diverremo tutti amici, rideremo insieme e magari una volta, per farvi piacere, vi accompagnerò anche a puttane, perché sappiate che, e badate che non scherzo, se siete così stronzi è solo a causa dell’errata concezione di sessualità che avete voi stessi istituito per poter realizzare il tipo di potere di cui siete espressione.
E se non mi credete leggete il mio Dialogo tra l’uomo generico e il potere, di cui a La storia di Giovanni e Margherita, e vedrete che ve lo sto dicendo dal 1985.


118 Come Falcone oltre Falcone TENTATIVI DI DENIGRAZIONE E DISTRUZIONE DELLA IMMAGINE, ALL'OPERA IN DIRETTA from CDDpaoloferraro on Vimeo.

QUELLO CHE INGROIA E TRAVAGLIO NON DICONO
 E TUTTI GLI ALTRI NASCONDONO

giovedì 20 marzo 2014

DIRETTA VIDEO SUL CANALE CDD. "DAI PROGETTI DI SETTORE AL PROGETTO GLOBALE DA DISARTICOLARE PER TORNARE ALLA SOVRANITA'"

DIRETTA VIDEO SUL CANALE CDD. 20 marzo 2014 " DAI PROGETTI DI SETTORE AL PROGETTO GLOBALE DA DISARTICOLARE PER TORNARE ALLA SOVRANITA'" IN DIRETTA MARCO ATTARD PAOLO FERRARO E altri in attesa di conferme eventuali.
IL LINK COME AL SOLITO MESSO NELL'EVENTO ED IL LINK PER PARTECIPARE DIRETTAMENTE TRAMITE HANGOUT , DATO A CHI MOTIVATAMENTE CHIEDE DI PARTECIPARE IN DIRETTA . 
Come anticipato nella diretta di ieri cui abbiamo partecipato (sotto c'è il video che consiglio di ascoltare da dopo i primi 45 minuti), questa sera diretta video del CDD sul canale CDD nella quale tireremo fuori documenti dati e prove sugli strumenti di controllo CONCRETI e dinamiche di disarticolazione della libertà e della democrazia ramificate in oltre trenta anni. Dal "progetto di settore" ricacciato indietro negli anni settanta dalle avanguardie politiche e dalla sinistra comunista di allora, alla ristrutturzione della medicina e dei servizi potenziando a livelli esponenziali neurologia psichiatria e psicologi per articolare e ramificare interventi vari detrutturando la medicina di base e la sanità funzionale ad uno Stato sociale democratico. Dalla infiltrazione nel settore militare appositamente professionalizzato, ai servizi sociali case famiglie e magistrature portate lentamente a codiuvare strategie e attività che servono a fini anche opposti da quelli apparenti. Dalla scalata ai gangli burocratici ed alla magistratura, alla prova della internità al progetto globale di quei settori e frammenti deviati, al controllo TOTALE della politica. Tutto quello che preparando Mastricht, Lisbona, Valsen, MES e via dicendo ha in realtà creato IL CASO ITALIA, devastata in modo radicale. UN caso che se non affrontato con precisi interventi e terapie impedirà qualunque scelta politica sana. La vera sovranità si ripristina con una lunga marcia che disarticoli e riduca all'impotenza gli snodi costruiti per trenta anni, oggi tutti ancora operativi. Renzi che bleffa in quanto operatore di interessi chiari, non può andare neanche suggestivamente a proporre alla Merkel una dignità dello Stato, perchè l'Italia che hanno programmaticamente distrutto, ma che è ancora viva, non va bene a nessuno e per nessun fine e perchè progetti e degrado sono stati gestiti avallati o coperti dalla medesima casta nazionale. La vera alternativa è la ricostruzione dal basso, le TERAPIE e linea politica e storica che possono dare ad una lucida operazione storico politica una chanche. 
Paolo Ferraro

Giovedì 20 marzo 2014 ore 21 








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mercoledì 12 marzo 2014

Novum purgamentum ( Nuova mondezza ) . DUE SCHERZOSI E VIRTUALI CONCORSI PER SDRAMMATIZZARE


Partecipate commentando e valutando ( in astratto ed in anonimo) secondo logica e criteri : è un gioco serio e si chiama accerchiare insieme con intelletto e coraggio il "pergamentum" che si è incistato nel cuore dello Stato ). 


PARTE PRIMA.  
Alle 00.05 del 14 gennaio 2014 si metterà  in comunicazione con la trasmissione BORDERNIGHTS  un alias "Marco" che ammetterà di essere l'utilizzatore del profilo fake " Jesus Franco".
Il fatto  è avvenuto nella trasmissione condotta dal dott. Fabio Frabetti con ospite permanente e coamministratore del sito FB corrispondente l'avv. Paolo Franceschetti. 
Puntata n. 107 del 14 gennaio 2014, reperibile il podcast sul sito di radio network al link apposito
[http://www.spreaker.com/user/bordernights/border-nights-puntata-107-14-01-2014?utm_source=widget&utm_medium=widget ]

Povero Stato italiano  Marko Giuseppe Jesus Franko e i suoi colleghi agiscono così .    
"COME FALCONE OLTRE FALCONE  ...
PROTOCOLLI (disperati) PER TENTATIVI DI DENIGRAZIONE E DISTRUZIONE DELLA IMMAGINE, ALL'OPERA IN DIRETTA" .
IL "PROTOCOLLO PETTEGOLO" TRA MAFIOSITA' E MASSONERIA DEVIATA. 
ABBIAMO INDIVIDUATO  "JESUS + FRANKO" LA  PROFESSIONE INFANGATA E LA  VERGOGNOSA IDENTITA' .
Povero Stato italiano






Questo il profilo dello Jesus 


La accurata analisi dell'intervento del personaggio "ignoto", coperto da  nick inquietante " Jesus FRanco" ALIAS "Marco" su facebook , nell'ambito della trasmissione "border nights" n. 107 del 14 gennato 2014 vi lascerà esterrefatti .. 
E' stato subito chiaro che si trattava di una attività di manipolazione e disinformazione diffamatoria , sin troppo eccessiva e   percepibile oltre ogni dubbio . 
Ed appariva abbastanza chiaro che l'intervento era atteso e che a FRanceschetti era arrivata richiesta di conferma circa la apertura della trasmissione all'intervento programmato già "indicato" . 
Più in particolare l’avv. Franceschetti chiedeva conferma in corso di trasmissione (al min 113 e 07 sec.) della possibilità di intervento esterno: “Senti Fabio scusa c'è qualcuno che mi domanda se si apre la diretta oggi .. “ 

La analisi di quello che vomiterà lo Jesus Franco  va condotta su  quattro piani .. VOCALE, LINGUISTICO CONCETTUALE, COGNITIVO  e TRAMITE LE INTERAZIONI con Paolo Franceschetti .

ANALISI VOCALE FONETICA 

ANALISI LINGUISTICO CONCETTUALE

ANALISI COGNITIVA ( cosa sa o vuol far sapere) 

ANALISI TRAMITE LE INTERAZIONI

Nel prosieguo dell'intervento mio e scambio di analisi e informazioni successive , dal  min 143  nel clip audio del podcast sul sito di radio network al link apposito 


 
 
emergerà un ruolo antecedente di ALIAS Marco Jesus Franco e infine verrà fatta ascoltare una registrazione molto interessante della Cecchignola con la voce inquietante e sacerdotale della Katia , i tremiti impauriti della altra donna della Cecchignola, con tanto di colpo di  pistola ... tra tremito e tremito,  e un cupo  " buona notte " .. che lasciano  aperte varie ipotesi .. ed il  giudizio pubblico sulle volgari farneticazioni denigratorie  e  criminali ( ai sensi art. 595 1° 2° e 3° co. CP ) dello "Jesus + FRanco" . 

NE NASCONO ORA ANCHE DUE SCHERZOSI E VIRTUALI CONCORSI PER SDRAMMATIZZARE LO SCHIFO CHE SI AGGIRA NELLA TRASMISSIONE SOPRA E NELL'AUDIO DELLA CECCHIGNOLA ?! . 


1. DI CHE E' LA VOCE PRIMO "CONCORSO" 

A chi appartiene la voce del"MARCO" con fake  

"JESUS FRANCO" che si fa "ammirare " per dieci minuti nel 

primo video audio  sopra ?!! 



2. DI CHE E' LA VOCE SECONDO  "CONCORSO" 

1A.  DI CHI E' LA VOCE AL SEC: 41 che dice " Buona Notte " ..Concorso a premi. Basta descriverla come timbro , impronta vocale e inflessione per entrare in graduatoria .. ovviamente .. poi ....... chi la riconosce scriva in anonimo ... nei commenti 



https://soundcloud.com/paolo-ferraro-quattro/stracci-da-passare-con

 VERSIONE CON MINORE DISTORSIONE 

1B. DI CHI E' LA VOCE AL SEC: 41 che dice " Buona Notte " ..Concorso a premi. 
Basta descriverla come timbro , impronta vocale e inflessione per entrare in graduatoria .. ovviamente .. poi ....... chi la riconosce scriva in anonimo ... nei commenti 


 
https://soundcloud.com/paolo-ferraro-quattro/stracci-da-passare-pulito



















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martedì 11 marzo 2014

IL CDD è EREDE DI GABER

IL CDD è EREDE DI GABER e ha fatto diventare quella analisi la pratica dello smascheramento concreto delle concrete organizzazioni deviate e di strutture  sotterranee reali  ,  con dati documenti, prove e nomi e cognomi fatti e ruoli . 
Chi non appoggia e non fa propria queste concrete  analisi e questo concreto metodo,  gira intorno alle teorie ingenue del mondialismo e del sovranismo, e NASCONDE, copre e sminuisce fingendo di condividere . 
Scegliete chi fa la concreta lotta, chi fa  concrete denunce chi indica la concreta LUNGA marcia per debellare le strutture di poteri forti, elite militari deviate,   magistrati deviati, braccio politico sociale e psichiatrico giuridico del progetto in atto, da venti anni in accelerazione. 
Le infiltrazioni degli apparati e delle loro metodologie in rete e attraverso decine di gruppi associazioni e "blogs" devono  essere messe in ginocchio .  






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CANALE VIMEO CDD


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venerdì 7 marzo 2014

Dibattito su "Quale Politica. Come uscire dal progetto autoritario europeo e dal dominio delle caste incistate nello Stato italiano

Martedì sera 11 marzo 2014 alle ore 21 in diretta video INTERNET hangout 

http://youtu.be/6Y1440ClUUY 

sul canale del CDD 
vi è stato il dibattito su "Quale Politica. Come uscire dal progetto autoritario europeo e dal dominio delle caste incistate nello Stato italiano. Quale strategia storica politica ed economico sociale per non ricadere nelle trame di apparati di potere e di classe".
Il lungo sentiero e la lunga marcia passano per sminare il percorso, disarticolare il cemento sotterraneo ed eliminare le casematte. 
Rifondare e fondere idee e valori intorno ai tre poli del pensiero marxiano, cristiano sociale e social nazionale e verificare la dualità borghese di alcune identità sovraniste nazionali                   ( massoniche ) per dare le coordinate generali necessarie appare oggi necessario. 
Ed occorre superare ogni etero-direzione e la pratica della separazione delle identità e dei cervelli,
gestita nelle forme note a qualunque serio intellettuale. 
La partecipazione diretta in video audio richiede solo la connessione da pc e sono previsti in presenza contemporanea 5 persone con eventuale intercambialità con altri. 
Contemporaneamente vi è una chat e domande risposte e partecipazione collettiva. 
A chi chiederà nell'evento o nei commenti al video in diretta di partecipare verrà dato il linkhangout per l'ingresso diretto nell'incontro. 
La tua partecipazione è da ME particolarmente gradita e puoi chiamarmi sia al 3929069339 che via mail, su Fb o a paolo.ferrarocdd@gmail.com. Un gradito cenno anche di diniego è atteso. 
Paolo Ferraro.

L'indirizzo del canale è il seguente
https://www.youtube.com/channel/UCmxHOMY3HczAY6ob1TAzV5w mentre il link della diretta verrà messo un quarto d'ora prima della rrasmissione indiretta , ovviamente, sia sul'evento che sul
gruppo - CDD GRUPPO
https://www.facebook.com/groups/CDDComitatodiCoordinamentoDifendiamolaDemocrazia e sulle pagine cdd
https://www.facebook.com/pages/CDD-Comitato-Difendiamo-la-Democrazia/220264781353085?ref=hl
https://www.facebook.com/CddPsichiatriaePsicologiaDeviate
https://www.facebook.com/PaoloFerraroInfoPageche


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mercoledì 5 marzo 2014

MASSONERIE E FRAMASSONERIE ROSSO BRUNE . SONO ALLO SCOPERTO

MASSONI ROSSI: QUANDO LA SERA ANDAVAMO DA LICIO GELLI

articolo tratto da sito sulatesta di Gianni Lannes 




di FURIO LO FORTE  




Partiamo da un libro shock sui “Panni sporchi della sinistra” per ricostruire quell’asse inconfessabile che da tempo collega uomini dell’ex Pci ad una certa parte della magistratura, con la supervisione delle massonerie organiche ai poteri finanziari internazionali. Il quadro di un Paese nel quale si decidono a tavolino epurazioni e ribaltamenti dei governi, si eliminano i giornalisti indipendenti e si abbandonano i testimoni di giustizia     

  
Non c’è bisogno di andare molto lontano per scovare la malapianta dentro cui affonda le radici la guerra non dichiarata - ma che ha già fatto molte vittime - da parte di segmenti strategici della magistratura e dello Stato contro giornalisti, testimoni di giustizia ed esponenti dell’antimafia che con le loro denunce sono andati a toccare in questi anni nervi scoperti del rapporto fra istituzioni italiane, massoneria internazionale e malavita organizzata.

Punto di svolta è - come da più parti ricordato - l’arco temporale che va dalle stragi del ’92-’93 ai primi anni di Mani Pulite. Da qui in poi finiscono gli attentati dinamitardi. E il sangue sulle strade resta riservato ai capetti dei piccoli clan locali in lotta fra loro per il racket o per lo spaccio nel quartiere. E da qui scende direttamente in campo quella parte della magistratura che risponde a poteri “altri”. Da quel momento in poi non c’è più bisogno di uccidere. Basta procedere a colpi di perquisizioni, sequestri, delegittimazioni, arresti, o anche solo sfinimento per processi che costano cifre enormi soltanto per pagarsi gli avvocati.

C’è un grande libro, uscito in questi giorni, che irrompe nel dibattito sulle vere ragioni della crisi che sta devastando e decimando l’Italia. Lo ha scritto, insieme a Stefano Santachiara, Ferruccio Pinotti, l’unico giornalista italiano che non nutra timori reverenziali ne´ per il potere e nemmeno per la magistratura, e che sia in grado, raccogliendo le prove, di rendere il quadro osceno di quello che ci sta davvero accadendo.

Ne “I panni sporchi della sinistra”, pubblicato con altrettanto coraggio e impegno civile da Chiarelettere, Pinotti dipana lucidamente il filo che ha intrecciato negli ultimi cinquant’anni la storia dell’ex Pci e dei suoi uomini di vertice (in primis il capo dello Stato Giorgio Napolitano) con le protezioni filoatlantiche riservate a quella parte politica dalla massoneria internazionale e statunitense. Senza mai dimenticare il ruolo che, nei momenti decisivi di questo connubio, è stato svolto da una certa magistratura, specialmente quella che sarebbe poi apertamente passata nell’agone politico. Ancora una prova, il libro, che se oggi si vuole seriamente analizzare la massoneria bisogna partire da quella compagine “rossa” che racchiude gli inconfessabili rapporti di alleanza fra il Pd, Magistratura Democratica (ma non tutta, e non solo), e i loro referenti sovranazionali di matrice massonica.


LA SERA ANDAVAMO DA GELLI

Il rivolgimento epocale al vertice delle istituzioni italiane avvenuto fra 1992 e 1994 non fu certamente dovuto ad un certo Mario Chiesa, pescato con le mani nel sacco mentre prendeva tangenti per il Pio Albergo Trivulzio. Se ormai tutti gli storici - anche i più irregimentati - concordano sulla bufala del “mariuolo” Chiesa, fatta passare ad arte come pietra dello scandalo, meno noti risultano alcuni particolari dell’epoca che convergono sulla triangolazione ex Pci-Md e Massoneria quale “mandante” vero di quella Tangentopoli che in poco più di un anno avrebbe sostituito in blocco la classe dirigente italiana.

Attraverso la relazione - rimasta segreta - fra una donna che aveva lavorato in quegli anni al servizio della famiglia di Licio Gelli ed un noto esponente della allora “Milano da bere”, alla Voce è filtrata la notizia che in quegli anni a Villa Wanda era stato ricevuto, in veste tutt’altro che ufficiale, un importante magistrato collegato al pool. Lo stesso - secondo la testimone - si sarebbe trattenuto a lungo col Venerabile in uno o più incontri, definiti dalla donna “di tono conviviale”.

Se questa circostanza risultasse verificata, troverebbero ulteriore conferma anche altre ricostruzioni che emergono dal libro di Pinotti. Come quell’incredibile gioco delle parti fra centrodestra e centrosinistra, nel quale i burattinai (o “illuminati”, trilateral o bilderberg, che dir si voglia) scaricano o esaltano gli uomini di potere per i quali “è giunta l’ora”, indipendentemente dalle appartenenze politiche, secondo logiche di regia occulta dell’economia - o della dis-economia - italiana.

Una chiave che spiegherebbe, ad esempio, quanto nel libro di Pinotti e Santachiara si documenta circa il feeling politico di lunga data, benedetto dalle comuni simpatie massoniche, fra Giorgio Napolitano e Silvio Berlusconi. Il capitolo si intitola Silvio e Giorgio: affinità e “fratellanza”? «Il complesso rapporto creatosi nel corso degli anni tra Berlusconi e Napolitano - si legge - suggerisce sintonie che spesso vanno oltre la simpatia personale e il reciproco rispetto che può esistere tra figure che dovrebbero essere radicalmente lontane, sia per storia intellettuale e professionale sia per schieramento politico». Del Cavaliere si ricorda, oltre alla conclamata appartenenza alla P2, la minuziosa simbologia massonica fatta erigere nel mausoleo della villa di Arcore, senza contare le affermazioni del confratello ribelle, Gioele Magaldi, secondo il quale Berlusconi avrebbe fondato a suo tempo una officina autonoma con poteri sovranazionali, la “Loggia del Drago”, cui si dovrebbe, fra l’altro, buona parte del trionfo elettorale dal ’94 in poi.

Molto più complesso - ammettono gli autori - il discorso che riguarda Napolitano. A parlare è stavolta un avvocato da sempre molto vicino al presidente, che rivela: «Già il padre di Giorgio Napolitano è stato un importante massone, una delle figure più in vista della massoneria partenopea». L’avvocato Giovanni, figura di primo piano delle elites culturali partenopee di inizio ‘900, «avrebbe trasmesso al figlio Giorgio non solo l’amore per i codici, ma anche quello per la “fratellanza”». Analogo transfert ci sarebbe stato tra il futuro presidente e Giovanni Amendola (padre di Giorgio Amendola), massone e figura carismatica del Pci.


IL VOLTO “SORRIDENTE” DEL PCI

Nel tentativo di spegnere l’onda d’urto generata dall’uscita del libro di Pinotti, il Venerdì di Repubblica del 13 dicembre pone in copertina un giovanissimo Napolitano. E nell’articolo interno si dilunga sulle attenzioni che gli Usa hanno riservato a quel «volto sorridente del Pci», come veniva definito nei cablo rimasti per anni segreti. Ne vien fuori il ritratto di un alto dirigente colto e moderato, per lungo tempo seguito dalla Cia, perno dell’equilibrio che ha tenuto in piedi l’alleanza fra gli Stati Uniti e l’Italia. Niente a che vedere con le rivelazioni bomba contenute nel volume di Chiarelettere.

Eppure, a ben guardare, anche il pezzo del Venerdì proprio a quelle rivelazioni aggiunge qualcosa di interessante. Come quando ricorda il ciclo di conferenze tenute da Napolitano nel 1978 a Chatham House, Londra. Parliamo di uno dei principali centri del potere occulto mondiale ancora oggi. O quando nel pezzo si riporta la comunicazione riservata sul terrorismo in Italia dell’ambasciata inglese a Roma al ministro degli esteri britannico Caroline Redman: «Napolitano è rimasto del tutto sconcertato dalle esternazioni di Pertini sul terrorismo italiano manovrato dall’estero (...). Non ci sarebbe stato da sorprendersi, ad esempio, se la Francia si fosse offesa». La comunicazione è datata 19 febbraio 1981. Appena sei mesi prima, il 27 giugno 1980, nei cieli di Ustica un Dc 9 dell’aeronautica civile con 81 persone a bordo veniva abbattuto da quello che dopo molti anni si confermerà come un atto di guerra congiunto di Francia e Stati Uniti per eliminare il comandante libico Muammar Gheddafi.   

Arriviamo al 1998: «i servizi segreti - ricostruisce Pinotti - avevano avvisato il Viminale delle capacità di fuga di Gelli durante la sua detenzione nel carcere svizzero di Champ Dollon». Eppure nel maggio di quell’anno «il Viminale guidato da Napolitano non riesce a evitare la fuga all’estero del capo della P2 Licio Gelli dopo l’ennesima condanna per il crac dell’Ambrosiano. Nonostante le ingenti risorse informative del ministero dell’Interno, il Venerabile lascia l’Italia indisturbato».

Comunque, tra i “volti sorridenti del Pci”, a Napoli si ricorda anche quello di Eugenio Jannelli, altrimenti detto il “barone rosso”. Scomparso nel 2005, il caposcuola dell’ortopedia partenopea, iscritto al Pci dal 1947, poi parlamentare, era fra gli amici più stretti di Napolitano. E fu proprio in Transatlantico che i cronisti della Voce lo incontrarono nel 1994, quando sulle pagine del mensile comparvero per la prima volta gli elenchi della massoneria in Campania. Perche´ fra i nomi dei confratelli spiccava il suo, quello dell’onorevole Jannelli. Alle nostre domande si schermì col sorriso del nobiluomo d’altri tempi e preferì non rispondere. 


GIRO MANCINO

Studiosi e investigatori di fatti massonici - nel cui novero va considerato a buon diritto Ferruccio Pinotti, autore dei non meno dirompenti Fratelli d’Italia (2007) e Vaticano Massone (2013) - ci hanno spiegato da tempo che le personalità “di peso” vengono generalmente affiliate a logge estere. Come la Freedom di New York, che letteralmente pullula di italiani, o le diverse comunioni collegate a centri di potere come la stessa Chatham House, a Londra, o l’Aspen Institute, a Washington. Da qui la difficoltà a tradurre in prove concrete quell’aura di occultismo che aleggia intorno a tanti big delle nostre istituzioni. Salvo sporadici “incidenti di percorso”. Capita per esempio quando un empito di vanità spinge un leader a firmare un editoriale su una rivista ufficiale della massoneria, o a non astenersi dal presenziare ai convegni organizzati dai confratelli.

Il sito ufficiale del Grande Oriente d’Italia possiede nell’archivio online un gran numero di riviste riferibili alla “cultura” massonica fra cui Il pensiero mazziniano, che nel numero di dicembre 2009 vedeva come firma illustre quella di Nicola Mancino, autore di un saggio sul meridionalista Michele Cifarelli del Partito Repubblicano Italiano.

Nel 2009 Mancino era già vicepresidente del Csm da tre anni. In sostanza, dal 2006 al 2010 alla guida della giustizia italiana siedono due uomini accreditabili quanto meno di stima e simpatia verso la massoneria: il presidente del Consiglio Superiore della Magistratura Giorgio Napolitano, capo dello Stato, e il vicepresidente Nicola Mancino.

Sui rapporti fra Mancino e Napolitano emersi nel corso delle indagini della Procura di Palermo sulla trattativa stato-mafia si sofferma a lungo il libro di Pinotti, che ricorda come «nel novembre 2011 Mancino, preoccupato per la piega che ha preso l’indagine di Palermo», «comincia a tempestare di chiamate uno stretto collaboratore del Quirinale, responsabile degli affari dell’amministrazione della giustizia», Loris D’Ambrosio. Fino al 27 giugno 2012, quando arriva lo scoop di Panorama sull’esistenza di dialoghi tra Napolitano e Mancino intercettati sull’utenza di quest’ultimo. Un mese dopo, il 27 luglio, Loris D’Ambrosio muore d’infarto mentre si trova nel suo studio. E «il 4 dicembre 2012 la Corte costituzionale accoglie la richiesta di distruggere le quattro telefonate della discordia, assicurando che “Il presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell’esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o attentato alla Costituzione”».


MAGISTRATURA E “DEMOCRATICI”

Risale ai tempi del “barone rosso” Jannelli, o del comunista-massone Amendola, quella stretta vicinanza che tuttora dura fra gli ex Pci e tanta parte della magistratura italiana, quasi sempre riunita sotto i vessilli di MD, Magistratura Democratica.

Esponente di punta di MD era ad esempio, quando ancora faceva il magistrato, Alberto Maritati, altra figura emblematica ricordata ne “I panni sporchi della sinistra” per il suo passaggio dall’ordine giudiziario alla carriera politica di ordinanza dalemiana. Dobbiamo tornare al 1994, quando il futuro lider maximo viene iscritto nel registro degli indagati per un finanziamento ricevuto dal re della sanità pugliese, Francesco Cavallari. Interrogato dal pm Alberto Maritati, ad aprile ’94 Cavallari vuota il sacco: «Non nascondo che in una circostanza particolare ho dato un contributo di 20 milioni al Partito Comunista. D’Alema è venuto a cena a casa mia e alla fine della cena io spontaneamente mi permisi di dire, poiche´ eravamo alla campagna elettorale del 1985, che volevo dare un contributo al Pci». Ora proseguiamo su Wikipedia: «Maritati archiviò il processo D'Alema nel 1995 per decorrenza dei termini di prescrizione, nonostante lo stesso D'Alema avesse dichiarato di aver ricevuto illegalmente un finanziamento per il Partito Comunista. Maritati si candidò quindi per volontà di D'Alema nel giugno 1999 e rimase in carica come senatore del Pd fino al febbraio 2013, quando rinunciò a partecipare alle primarie per le nuove elezioni politiche».

Ne´ meno significative, da questo punto di vista, sono state le intese politiche fra l’ex Pci di D’Alema e il “simbolo di Mani Pulite” Antonio Di Pietro: nemmeno il tempo di lasciare la toga (maggio 1996) e si ritroverà prima ministro dei Lavori pubblici nel governo Prodi, poi candidato al Mugello per volontà di D’Alema.


IL BLOCCO

Dal libro di Pinotti e dalle tante circostanze via via venute alla luce grazie alle sue rivelazioni, emerge con chiarezza, forse per la prima volta, un blocco di potere granitico, trasversale, pronto ad entrare in azione con qualsiasi mezzo per indirizzare i destini delle nazioni. In questo caso, la nostra. Un blocco che ha solo in apparenza le sembianze della “vecchia” ideologia di stampo comunista ed è invece capace, come abbiamo visto, di appoggiare (o affossare) i suoi referenti di punta per determinare gli effetti prestabiliti sulle economie dei Paesi occidentali. Uno scenario nel quale ad un personaggio come Silvio Berlusconi per vent’anni non si addebitano sul piano giudiziario le responsabilità connesse ad affari e frequentazioni più volte documentate con gli “uomini d’onore”, ma si attua la sua eliminazione dalla scena politica al momento stabilito, attraverso un processo (senza prove) per presunti rapporti con una navigata velina quasi diciottenne. 

E’ da qui, da questo blocco, che dobbiamo partire per spiegare come siano finiti sotto i colpi di una violenta ed incessante delegittimazione “giudiziaria” gli stessi magistrati che avevano osato squarciare il velo sui santuari nascosti del potere (nel libro di Pinotti c’è un edificante capitolo sul caso di Clementina Forleo), o quei tanti giornalisti che avevano provato a raccogliere prove ed erano arrivati vicini al grumo di interessi che sta devastando il Paese e decimando la popolazione. Cronisti indipendenti, non protetti dai grossi capitali di editori come Carlo De Benedetti (il quale peraltro, come documentato dallo stesso Pinotti in Fratelli d’Italia, era iscritto alla P2 esattamente come il “nemico” Berlusconi, dal quale oggi pretende altri 32 milioni di “danni non patrimoniali”, dopo che la Cassazione gli aveva già assegnato la stratosferica somma di 494 milioni, sempre di provenienza “cav”).

Ed è sempre a quel blocco che dovremo d’ora in poi riferirci se vorremo capire perche´ centinaia di testimoni di giustizia come Gennaro Ciliberto (vedi anche box a pagina 6), persone oneste che hanno rischiato a viso aperto la propria vita e quella dei loro familiari per far condannare i mafiosi, si vedono costretti ad inscenare manifestazioni dinanzi a Via Arenula, o al Viminale, sono stati abbandonati al loro destino, privati di case, lavoro e spesso anche affetti, al punto che molti non riusciranno nemmeno ad arrivare vivi alle udienze nelle quali saranno chiamati a confermare le tremende accuse che inchiodano i boss, guardandoli in faccia.

fonte:



UNA COMPLESSA ORGANIZZAZIONE CRIMINALE APPARENTEMENTE ( SOLO ) INVINCIBILE , composta ai vertici da colletti bianchi opportunamente infiltrati e gestiti,   in particolare appartenenti al medesimo potere giudiziario che dovrebbe accertarne natura e reati  , assommando  alla  autorevolezza   che le deriva dalla immagine del potere medesimo, la   forza intimidatrice ed omertosa che nasce dal condividere e gestire potere ed attività riconducibili ad alcuni  vertici militari, psichiatria di apparato e appartenenti a caste professionali "accessorie" .  


https://vimeo.com/channels/cddpaoloferraro/83975323

La trama cancerosa si è incistata dapprima nelle strutture riservate e segrete dello Stato, cementando o condividendo e talcolta strumentalizzando addirittura anche poteri criminali di tradizionali organizzazioni legate al territorio e gestendo  un progetto di caste in parte condiviso, tra diverse aree. A livello internazionale gode di una ramificazione e coperture dai due mondi.
UNA struttura e forza deviata ad alta capacità  diffusiva  e di infiltrazione ulteriore , legata a caste essenziali quale quella degli psichiatri dell'apparato  e psicologi e sociologi affiliati a progetti,  potenziati dal  patto  con la cordata deviata giudiziaria e con le caste irretite ( " STATO SOCIALE: MAGISTRATURA PSICHIATRIA ED IL CAVALLO DI TROIA " ) , nonchè dalla  più generale  potenza economica e di influenza delle lobbies ( farmaceutica, industrial militare e via dicendo ) cui è strettamente collegata. 
Tale tipologia "unica" di  organizzazione criminale,   in parte strutturata ed in parte fluida,    usufruisce  di  sistemi complessi di violenza e protocolli che assommano tutti  i vari piani  della violenza morale  e fisica teoricamente  esercitabile e praticamente posta in essere : talvolta  impiega  metodologie e tecnologie estremamente sviluppate,   e tenute parzialmente od in tutto nascoste alla pubblica opinione, anche se il cuore operativo è costituito dalle tecniche di accerchiamento e distruzione degli individui e gruppi sociali ( TAVISTOCK 1.0 e  TAVISTOCK 2.0  cui rinviamo ). 

1. UNA STRUTTURA LA CUI RIMOZIONE E' LA VERA UNICA PRIORITA' PERCHE' IN PRESENZA DI ESSA ESISTE SOLO LA ILLUSIONE DI POTER INDIRIZZARE SCELTE E STRATEGIA . 
E' questa struttura che detiene il controllo e falsifica e rende inutile ogni petizione politica di principio e persino le corrette analisi politico economiche e strategiche poggiate sul visibile ed anche su piani storico strategici.
SE fosse stata una mera escrescenza od un evento secondario , non avrebbero mosso e costruito interi apparati di supporto.
Si tratta, al contempo, dell’unico vero  GOLPE strisciante e “scientifico”. 
L'unico da cui dipende il vero potere reale e che ha ingrippato la stessa democrazia , imbavagliandola e svuotandone ogni potenzialità.
Le scelte economiche e l'EURO e le strategie politico economiche ne sono  la applicazione e la concreta deriva  ma senza esso non si sarebbero potute realizzare e da esso vengono mantenute relativamente salde .  Senza di esso  MES, piani si stabilità , EURO, trattati di Lisbona e via dicendo non sarebbero passati in via  indolore in Italia con l'intero assenso della sub casta politica interamente controllata,  e senza rimuovere questa fluida e complessa ma anche organizzata struttura nulla si potrà realizzare. 
La vulgata secondo la quale con la/e  sovranità nazionale/i sarà risolto il problema è anche  percio la più ignobile delle suggestioni e manipolazioni verbali, condivisa spesso inconsapevolemente.
Dire,  propalare e fare oggetto di attività politica il concetto secondo il quale " La soluzione del problema consiste nella soluzione del problema " è l'inganno più sottile  e macabro immaginabile . 
Dire che per ripristinare la /le sovranità monetaria statuale  ed altre e la potestà di decidere occorre disarticolare decenni di strategie che hanno effettivamente imbavagliato ed in modo estremamente efficiente scelte e meccanismi decisionali e che si gioca in ciò la partita prioritaria,  è invece educare alla storia ed alla politica secondo obiettivi concretamente orientati . ( * 

SE ne prenda atto , ragazzi di "Lo sai" , signoraggisti e sovranisti : avete nominato e fatto nominare l'obiettivo ingenerando una  falsa credenza secondaria ma perniciosissima, che sia fare politica il nominare l'obiettivo,   mentre questo era per definizione irraggiungibile per difetto di concretizzabilità della volontà politica . E non a caso la infiltrazione di demagoghi di apparati e servizi, oltre sui piani deliroidi che inseguono fatti veri e analisi vere con fatti manipolati e costruiti ad arte magari sub veste "esotericheggiante " , si è esercitata su quel  signoraggismo inerme e imbelle che soffia sulle generiche ceneri di un ribellismo plasmabile a piacimento.
In nome e per conto di questa organizzazione complessa, e dei poteri fondamentali sovrastanti, senza esibire il mandato, certo .   

2. NONOSTANTE TUTTO UNA ORGANIZZAZIONE SIFFATTA NON E' AFFATTO INVINCIBILE E "TEME" PER LA SUA STESSA SOPRAVVIVENZA  . 
Una complessa a potente  organizzazione siffatta però  teme (1) la informazione e conoscenza, perchè teme (2)  la difficoltà pratica e teorica di controllare in tutti i suoi gangli il potere statuale e giudiziario ( che è DIFFUSO  territorialmente  ma equipollente , ogni procura e giudice assumendo una quota integra del potere cui appartiene   ) e  teme (3) le risorse democratiche di uno Stato occidentale,  di cui pure ha progettato la occupazione e l'asservimento mediante  una scalata necessariamente lenta e progressiva ( nel rispetto di rapporti di forza e della esigenza di non attirare troppo la attenzione ) , infine teme (4) la conoscenza approfondita a livello internazionale "avverso" di ciò che ha portato a compimento o fatto, specie se è in itinere ancora il percorso che è, ripetiamo,  necessariamente lento e "strisciante ". 
E nonostante si muova anche in campo internazionale per condividere percorso e progetto su scala mondiale , tale organizzazione complessa trova ivi riprodotte in modo esponenziale  le difficoltà nazionali , e continentali  e quindi teme (5) il mutare dei rapporti di forza e delle condizioni geopolitiche
E deve gestire o coprire attività criminali ramificate e fenomeni degenerativi che ne costitiscono l'humus di rafforzamento e crescita,  intervenendo  sapientemente , eliminando soggetti "pericolosi " e occultando vicende dalla coscienza comune : un lavorio omicidario e di accerchiamenti, e di controllo continuo sinanche delle fonti informative , diffuso ma "stressante" e teme (6) i punti di frizione e rottura che possono riverberarsi sull'apparato sotterraneo . 
Quindi deve rafforzare anche la struttura centrale che,  oltre ad oliare e razionalizzare scelte e tappe,  individui ed analizzi tali punti di frizione e rottura indicando le "terapie " , il chè mentre la rende al vertice ancor più "organizzazione" in senso proprio  la rende , se opportunamente disvelate le metodologie e dinamiche nonchè i luoghi ed uomini ,  ancor più "individuabile " nella sua cupola  . 
SE poi lo sviluppo ed il rafforzamento della stessa organizzazione e delle dinamiche ad essa utili ( sociali e politiche ) è stato pensato per accompagnare sorvegliare e poi gestire il crollo globale economico o la distruzione programmata di intere aree (mediterranee, essenzialmente), controllando ferreamente le caste politiche letteralmente asservite ed irretite,  ma il progetto incontra difficoltà anche teoriche e tecniche , per    il risveglio globale della coscienza e la  azione di masse non solo eterorodirette,  teme dannatamente (7)  che lo schema tattico e strategico esposto alla analisi collettiva e letteralmente "messo a nudo " giustifichi e motivi interventi internazionali su scala continentale o più vasta . 
Questa tipologia di interventi ,  potenti e non contrastabili su scala nazionale,  rendono  potenzialmente inutili persino il diuturno lavoro di infiltrazione e di strumentalizzazione dei movimenti popolari e la progettata utilizzazione di questi per pronuciamenti a copertura militare,  travestititi come popolari, e di norma pensati per fare da ponte alla restituzione del potere alle medesime caste tradizionali di classi dominanti . 
Infine questa "condivisa " struttura teme (8) che proprio il cemento "condiviso" si deteriori e che dinamiche centrifughe nell'era dello scioglimento dei ghiacci, rendano ingestibile l'apparato costruito,  immobilizzato , ai fini del progetto finale, e disgregato da guerre violente e sotterraneee e da veti incrociati , e  teme ciò  come il diavolo teme l'acqua santa  .  

Ed è SOLO su questo ottavo piano che le direttrici e conoscenze culturali esoteriche , più attente  alle strategie di lunghissimo periodo ed  alle discriminanti  più profonde,  soccorrono in una  analisi che voglia dare conto dei reali movimenti sui vari piani coinvolti. Per il resto le discrimanti esoteriche invece confondono, forniscono maschere e facce deformate che servono a coprire la natura reale e concreta di queste dinamiche di concreto potere e concreto dominio, sia pure sotterrameamente realizzato e con varie attività criminali a supporto necessario , trasfigurate in chiave per l'appunto anche esoterica . 
Ciascuno rifletta quanto pesino esigenze sinanche solo di addestramento  militare o tattico politiche , nelle violenze ed uso delle donne e bambini in particolare ROM in ambiti militari di intelligence e non . ( vedi articolo su " GENOCIDIO ETNICO INFANTILE, PARAFILIA, PEDOFILIA ELITE MILITARI .... ). 


3. LE DIRETTRICI SEGUITE E IL PERCORSO PORTATI A TERMINE.
Quanto costruito e portato a termine con la Grandediscovery ,  mirava esattamente a tutti e OTTO  i punti di frizione storica , paura e debolezza di tale tipologia di organizzazione CRIMINALE complessa .   
Ed interloquiva da lontano con i soggetti e sui piani sopra richiamati,  in via prioritaria ed elettiva . 
Nella necessità di "affrescare" minutamente settori e metodologie, vicende e uomini, organizzazioni subordinate e dinamiche, partendo da una concreta vicenda embematica , abbiamo apparentemente reso  sin troppo articolato il lavoro  . 
La necessità di fornire il massimo delle prove valutabili e un dettaglio di una  concreta vicenda a monte ( sin dai "prodromi " ),  emblematica ed idonea a fornire tutte le chiavi concrete e a fondare lo sviluppo della analisi successiva, ha reso poi  il lavoro iniziale lontano dal linguaggio e dalle tecniche comunicative "ordinarie " ma si è trattato di una scelta "necessitata " . 
La difficoltà di  partire da una vicenda appartenente anche ad una sfera "personale" ( sebbene di una persona particolare proveniente da una esperienza particolare e da un multiplo epicentro )   e di fare ciò  nella posizione di attenzionato con metodologie ultraventennali  di distruzione socio-psichiatrico-istituzionale , non poteva che essere aggirata accompagnando la illustrazione e decodificzione del tutto con una ancor più attenta ricostruzione generale . 
Ora chiudendo il cerchio e ritornando alla vicenda a monte ed ai suoi prodromi , si è rotto defnitivamente l'incantesimo attorno al quale girava la macchina del fango e la tenuta stagna di tali attività  manipolatrie e "criminali" di caste "criminali"  . 
Persino la analisi contestualizzata delle prove audio ricavabili dalle intercettazioni ambientali "private " nella abitazione civil miltare della Cecchignola, che oggi proponiamo conclusivamente, è ormai superata dalla ricostruzione di prodromi e ruoli e consapevolezza della magistratura deviata della Procura romana deviata ( vedi articolo ultimo " VERTICI MILITARI MAGISTRATURA ROMANA  DAL 1985  .. " ) e a loro volta persino le telefonate.   che pure hanno riscosso tanto interesse,  e che inchiodano alle sue antiche e strette frequentazioni magistrato di spicco ( Stefano Pesci ) e limitrofi ( Agnello Rossi, Giovanni Ferrara Giuseppe Cascini ed altri . cordata magistratuale discendendo ) ,  sono semplicemente un corredo  ulteriore . 

Dalla semplice disamina globale delle vicende a monte la procura deviata ( non certo la Procura di Roma appartenente all'ordinamento giudiziario del nostro ordinamento costituzionale),  già porto delle nebbie, emerge oggi come oggi come "porto dei rifiuti tossici nocivi e mortali". 
Una definizione non casuale atta a segnalare inequivocamente un salto di qualità negativo  in un  ambito  centrale per  vicende e snodi istituzionali . 
Un ruolo  che corrisponde alla ascesa della potente e pericolosissima cordata contro la quale ci siamo "impegnati ", per il bene comune e del nostro paese,  e una definizione che evoca anche intrecci tra traffici specifici e loro coperture, e  fatti anche violenti e  che hanno mietuto tante vittime pur di coprire.
Resta la necessità di un consapevole intervento nazionale e sovranazionale , onde arginare una ascesa che "tanti lutti portò alle italiche genti " e che può distruttivamente contagiare nel medio periodo ulteriormente il centro Europa. . 
Noi abbiamo voluto contribuire a prepararne portata,  consapevolezze,  riferimenti operativi . 
Ora non basta  attendere i risultati ma si deve agire ancor più incisivamente, noi  sul piano informativo e formativo ... e ciascuno,  persona o Stato,  sui piani propri , al meglio. 


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BISOGNA FAR SAPERE AGLI ITALIANI

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SCOOP ED FB

IN 63 ARTICOLI E MILLE PROVE






SCOOP ALTRI CANALI

















COMUNQUE SIETE ORA SUFFICIENTEMENTE MATURI ED INFORMATI PER INIZIARE A LEGGERE ED "ASCOLTARE" IN MODO ATTENTO COMPLETO E CONSAPEVOLE:

IL MEMORIALE DEL 7 MARZO 2011

IL DOCUMENTO SU PISTA FAMILIARE E USO ETERODOSSO DEL DIVORZIO ( e allegati )

LE PROVE AUDIO della CECCHIGNOLA e relative contestualizzazioni

GLI ESPOSTI DENUNCIA MEMORIE AL CSM CHE SMASCHERAVANO GIA’ NEL 2012 LA MANOVRA CRIMINALE SOTTESA E LA IDENTITA' DI QUESTO PERICOLSO APPARATO DEVIATO

LA LETTERA DI NON DIMISSIONI ( l’opposto di ciò che hanno fatto i tanti magistrati martirizzati in silenzio dall’apparato deviato )

ORA POTETE SINO IN FONDO CAPIRE DA SOLI QUALE FOSSE LA POSTA IN GIOCO:

PERCHE’ DOVEVA ESSERE DISTRUTTO IL MAGISTRATO PAOLO FERRARO

PERCHE’ OPERARONO DI CORSA IN CONTRO TEMPO PER TENTARE DI ARGINARE LA INFORMAZIONE E DENUNCIA PUBBLICA CHE AVREI SVILUPPATO E CON QUALE ARCHITETTURA CRIMINALE SI MOSSERO

QUALE DISEGNO E GESTIONE DEL REALE POTERE DOVESSERO DISPERATAMENTE NASCONDERE

SE VI FOSSERO IN GIOCO E QUALI COMPONENTI DEVIATE ( E COME OPERASSERO )


COSA TEMEVANO CHE POTESSE ANCHE EMERGERE

COME ABBIANO OPERATO NEL SILENZIO

COME ABBIANO ATTIVATO LA FINTA CONTROINFORMAZIONE CHE COSTRUIVA IL MITO DI PSEUDO ASSOCIAZIONI CHE COPRIVANO POTERI REALI

E PERCHE’ SOLO PAOLO FERRARO POTEVA ARDIRE E DENUNCIARE RICOSTRUENDO TUTTO E CONTESTUALIZZANDO TUTTO ( SENZA IL TESTIMONE CHE CONTESTUALIZZA LE PROVE OGGETTIVE NON ESISTONO E NON HANNO UN LORO AUTONOMO SENSO COMUNQUE )

COME SIANO ARRIVATI A COMPIERE L’ERRORE MADORNALE DI METTERE IN MANO AL MAGISTRATO PAOLO FERRARO LA PROVA CERTA OBIETTIVA ED INDELEBILE DELLE MANOVRE FATTE E REATI CONNNESSI IN UN CASO EMBLEMATICO

CON QUANTA VOLGARE SICUMERA E VIOLENZA ABBIANO TENTATO DI ARGINARE LA INFORMAZIONE ANCHE A LIVELLO DI CONTROINFORMATORI DI REGIME ATTRAVERSO QUELLO CHE ORMAI IN MOLTI CHIAMANOIL "PROTOCOLLO PETTEGOLO“ ( Derisoriamente)

QUANTA INTELLIGENZA E SENSIBITA’ INTELLETTUALE IMMISERO NEI LORO DUE STUPENDI SCRITTI LUCIANO GAROFOLI ED ENRICA PERRUCCHIETTI QUANDO ANCORA STAVO CENTELLINANDO PROVE ED ANALISI


QUANTO SENSIBILE IMPEGNO SIA STATO MESSO DAI MIGLIORI DI VOI ( per ora ) AVENDO CAPITO BENE E STUDIATO …


PERCHE PAOLO FERRARO ERA ED E’ AMATO E STIMATO DALLA POLIZIA GIUDIZIARIA E DAI MIGLIORI MAGISTRATI NON CRIMINALI E DEVIATI

ORA AVETE INFINE quindi DAVANTI, ED ATTRAVERSO ME E LE VICENDE A ME COLLEGATE, UNO SPACCATO CRIMINALE DI POTERI DEVIATI CHE APRE LE PORTE A TUTTO QUELLO CHE DI CERTO ED INDICIBILE ABBIAMO INDICATO E ANALIZZATO COME DIRETTI TESTIMONI.

UN ORDITO CRIMINALE PLURIENNALE :
IL CASO FERRARO I SILENZI COLPEVOLI O CRIMINALI


UN BEL GUAZZABUGLIO INTERAMENTE DISTRICATO


RITROVANO NOTIZIE PREZIOSE SULLA INDAGINE FIORI NEL FANGO

IL RUOLO CRIMINALE E MALATO GIOCATO DA UNA FETTA DI MAGISTRATI DEVIATI DELLA PROCURA DI ROMA CHE AVEVA TUTTO DA PERDERE SE FOSSE USCITO FUORI QUELLO CHE AVEVANO COMBINATO , A PARTIRE DA PAOLO FERRARO
E qui un ringraziamento non alla rosa ma alla Margherita ...